Autore: Ayzad
Coach specializzato in sessualità insolite e divulgatore
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Il kinbaku – cioè il bondage come si fa in Giappone – è sexy ed elegante… ma alla lunga stufa. Però ci sono molte altre forme di immobilizzazione sensuale più creative, facili e originali. Ecco come divertirsi e fare un figurone senza nemmeno faticare troppo.
Quelle bellissime foto di legature in stile giapponese le abbiamo viste e ammirate tuttə. Come si può restare indifferenti di fronte a tanta precisione tecnica e tanto spirito artistico? Se però ti piace il bondage ti sarai anche accortə di un paio di problemi: innanzitutto realizzare roba del genere è difficile, tanto che ci sono vere e proprie scuole in cui si deve studiare anni prima di poter emulare ciò che si vede online. In secondo luogo, benché ci siano piccole differenze che solo le persone più appassionate possono notare… quelle legature si assomigliano tutte! Dopo un po’ sembra di trovarsi in un museo in cui ogni opera è una minima reinterpretazione della Monna Lisa: bellissimo, ma stranamente noioso per quella che dovrebbe essere una celebrazione della trasgressione e della creatività.
E pensare che fino a trent’anni fa la situazione era completamente diversa. Il kinbaku non era tutto il bondage, ma appunto solo una variante praticata in un paesino lontano lontano: il resto del mondo legava e immobilizzava eccome, ma con una miriade di tecniche che oggi sembrano quasi scomparse. Che è un peccato, perché molte di esse possono essere altrettanto spettacolari e sensuali, ma anche di gran lunga più semplici da realizzare. Se vuoi fare una figurona da super espertə allora valuta anche di passare direttamente al prossimo livello: «oh, certo… ovvio che faccio bondage, ma non quello che fanno tuttə!» Ecco qualche consiglio per cominciare.
Il bondage occidentale
Se avevi già comprato un set di corde, prova a sperimentare anche il quasi estinto ‘stile occidentale’. È quello delle foto di Bettie Page e delle pin-up degli anni ’50 immortalate nelle opere da cui è nato il genere fetish, come le iconiche illustrazioni di John Willie. Rispetto ai virtuosismi nipponici è molto più immediato e si basa su pochi principi di base che puoi imparare in una giornata. Il bello sta poi nel combinare semplici elementi in combinazioni infinite o in giochini diabolici tipo il ‘predicament bondage’, cioè situazioni in cui se la persona legata prova troppo disagio può spostarsi… in altre posizioni comunque estenuanti (e sexy).
Pellicola da imballaggio
Gli esperti di BDSM la chiamano ‘mummificazione’, ma si tratta semplicemente di avvolgere il corpo intero o in parte usando un rotolo di pellicola da imballaggio, che puoi trovare in diversi colori in qualsiasi centro di bricolage. In realtà puoi usare anche la pellicola per alimenti che hai sicuramente già in casa: l’estetica è strana, ma l’effetto molto eccitante. Attenzione solo a non prolungare troppo il gioco, perché dopo 15 minuti circa senza traspirazione si rischia un colpo di calore. Per disfare la pellicola invece si usa una forbice da pronto soccorso, fatta apposta per scivolare sulla pelle senza rischiare di tagliarla.
Gli strumenti di costrizione
Troppo pigrə per imparare due nodi? Non c’è problema: i sex shop online sono pieni di oggetti fatti apposta per immobilizzare la gente, e per usarli di solito basta allacciare qualche fibbia. Si va dalle camicie di forza per scenari in stile medico a cappucci che limitano uno o più sensi; da semplici polsiere e cavigliere che puoi agganciare con un moschettone a qualche anello tattico fissato alla struttura del letto o a una sedia, ad aggeggi con cui bloccare facilmente braccia e gambe nelle posizioni che vuoi.
Mobilia da bondage
Una gogna in stile medievale? Una sedia come quelle dell’Inquisizione o nello stile di un moderno studio ginecologico un po’ perverso? Cavalletti, panche piene di lacci e cinture da cui non si può scappare? Possono sembrare idee irrealizzabili, ma sono oggetti che puoi trovare perfino su Amazon o Aliexpress. Alcuni modelli sono pensati apposta per essere ripiegati e fatti sparire sotto al letto, ma ce ne sono perfino di gonfiabili. Per dirla tutta hanno una qualità molto inferiore alle meraviglie create da artigiani specializzati, ma con un po’ di fantasia possono andare benone per fare qualche esperimento ogni tanto. E non dimentichiamoci di quelle gabbie per cani di grossa taglia.
Abbigliamento
Eh già: anche il vestiario può diventare uno strumento da bondage. Non solo cinture, cravatte e calze da donna; pensa ai corsetti (e ce ne sono alcuni che si chiudono con un lucchetto), oppure a certe scarpe con tacchi così alti da costringere a camminare molto cautamente in punta di piedi… o per nulla. Ma con un po’ di creatività puoi inventare costrizioni sorprendenti, adatte anche a giochi semipubblici. Che ne dici di un bavaglio indossato sotto una odiatissima mascherina antivirus? Forse quella persona dall’espressione imbarazzata non toglie mai le mani dalle tasche perché le hanno cucito le maniche all’orlo delle tasche stesse. E quell’altra sta dondolandosi impaziente anziché andare in bagno perché ha la fibbia della cintura sigillata con qualche goccia di cera che ha l’ordine di riportare a casa intatte…
Bijoux
Sapevi che in inglese ‘bondage’ indica anche il legame che unisce due persone in un rapporto di potere e controllo? Se la vedi così, lo strumento più diffuso al mondo è… la fede nuziale, che infatti è carica di significati e simbologie profondi. In effetti indossare un guinzaglio può essere sconveniente, ma se ne chiarite bene il senso anche una collanina o un bracciale possono diventare parte di un gioco di coppia molto eccitante. Se non ci credi ti cito l’accordo descritto in Nove settimane e mezza: «Ti regalo questo orologio da polso. Ogni volta che controllerai l’ora voglio che ti tocchi pensando a me. Ovunque tu sia». Oppure puoi farla più semplice e acquistare un vero collare per animali con relativo guinzaglio – o un set di collare e polsiere di design come quelli dell’artigiano tedesco Axsmar, così eleganti da poter essere indossato anche in ufficio.
Altre varianti
Volendo questo elenco potrebbe andare avanti parecchio, arrivando anche a tecniche di bondage molto particolari quali l’ingessatura (come quella del pronto soccorso, che richiede infatti conoscenze specifiche), l’ipnosi, l’inclusione, i sensori di movimento e così via. Figurati che mi è capitato di immobilizzare qualcuno usando solo delle caramelle! L’obiettivo però era suggerire un approccio più creativo alla pratica del bondage, e sono sicuro che a questo punto ti saranno già venute in mente un sacco di idee stuzzicanti. Te ne regalo solo ancora una, che oltre a essere molto sensuale fa andare in bestia i puristi del kinkbaku: prendi un filo da cucito, passane un solo giro attorno alle parti che vuoi bloccare e fissalo con il nodo più semplice che ci sia. Poi sussurra: «Adesso guai a te se lo spezzi…»
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