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Sex work - Come viene percepito?

Ce ne parla una sexinfluencer

Durante la pandemia, molti creator si sono riversati su una famosa piattaforma di contenuti per adulti (la chiameremo Piattaforma X). Qui ci sono persone di ogni genere ed età, ma in particolare c’è una presenza altissima di ragazze giovani.


Sex work - Come viene percepito?
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Sull'autrice:

Sono Tei Gi. Dopo la laurea in "Dams Cinema" inizio a lavorare in ambito cinematografico per poi atterrare nel mondo del marketing, dove lavoro come copywriter e consulente.

Giugno 2021: nasce il mio blog sul sesso OhMyTei.it, con l'obiettivo di andare a colmare la totale mancanza di voci sex positive nel panorama italiano. Sono in onda ogni mercoledì mattina su Radio Deejay con la mia rubrica "Sex Tei".

I giornali mi definiscono "la prima sexinfluencer italiana" e io ci tengo a presentarmi come "la paladina della sessualità positiva ed inclusiva, per abbattere insieme i tabù e gli stereotipi".


Un nuovo mondo del lavoro

Questo dato è stato letto da molte persone come qualcosa di particolarmente preoccupante e negativo, una discesa delle nuove generazioni in una quotidianità fatta di perdizione e soldi facili. Secondo me i social sono solo lo specchio della società e non viceversa. Il rapporto con se stessi e il proprio corpo sta decisamente cambiando nelle nuove generazioni, e mi viene da dire “per fortuna!!”.

Il mito del posto fisso sta miseramente crollando. I giovani, oggi, sono stati abituati a vivere nel presente, osservando la precarietà del lavoro dei genitori. I percorsi di studi non portano più da tempo a ciò che ci eravamo prefissati e bisogna trovare alternative di guadagno.

Un giorno, i nostri figli faranno lavori che ora nemmeno esistono. I giovani di oggi, vivendo già in un mondo compromesso, possono solo pensare al presente e a me sembra la cosa più naturale per questa generazione trovare in una piattaforma come la Piattaforma X l’opportunità che cercano.

Trovo comunque incomprensibile che nel 2021 ci si scandalizzi per il fatto che una piattaforma come la Piattaforma X abbia tanto successo, mentre ci indigniamo molto poco quando una donna perde il proprio posto di lavoro perché vittima di condivisione non consensuale di materiale intimo (conosciuta anche come revenge porn). Come nel caso della maestra di Torino avvenuto nel 2018.

E’ dignitoso il sex work?

Lo è, come lo sono altri lavori se non c’é sfruttamento.

Il sex work è sempre esistito, solo che era meno visibile, meno accessibile e più marginalizzato, mentre la Piattaforma X o altre piattaforme simili offrono una visione e una narrativa diversa e fanno sorgere spontanea la domanda: questo tipo di sex work (se riferito alle donne), si può definire come Empowerment femminile o è solo un lavoro degradante e senza dignità? A mio avviso non è meno dignitoso e degradante svolgere lavori in nero e sottopagati.

Sulla Piattaforma X, non ci sono solo ragazzi giovani, ma persone di ogni età. Durante la pandemia il 98% delle persone che ha perso il lavoro è di genere femminile e molte di queste donne hanno deciso di lavorare sulla Piattaforma X. Una piattaforma che consente a una donna di mostrare e trarre profitto dal proprio corpo, è anche una gigantesca provocazione al bigottismo italiano.

E la società ci supporta?

La società ha prodotto regolamenti non scritti su ciò che le donne possono e non possono fare con il proprio corpo, mentre gli uomini, ad esempio, non hanno questi problemi da affrontare. Il corpo femminile è di tutti, tranne che della donna stessa. Chiunque sente di dover dire la sua sui corpi femminili.

Spesso le persone accostano il termine sex work a concetti come “oggettificazione del corpo femminile”.  Ci viene spiegato cosa lavorativamente è dignitoso e cosa no. Come sempre, è qualcun altro a deciderlo per noi. Il fatto è che se io prendo liberamente decisioni sul mio corpo, non mi sto oggettificando, ma se lo fai tu al posto mio allora si che si può parlare di oggettificazione. In ogni caso, io credo che il sex work dovrebbe essere una scelta, non un ripiego. 

Per far si che ciò accada bisognerebbe avere un mondo del lavoro fatto di salari equi e opportunità reali, così che il lavoro diventi una scelta libera e consapevole. Anche il lavoro sessuale appunto.

Frasi come “Io, non lo farei mai” non servono ad aprire un confronto o un dibattito costruttivo. Dovremmo tutt* imparare che le scelte delle altre persone non ci riguardano, per cui, dovremmo limitarci a rispettare anche le scelte che non condividiamo. Perché le persone tra loro sono estremamente diverse e così anche la loro scala di valori.




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