Masturbazione femminile: cos’è e le tecniche migliori

Considerata per secoli un tabù, la masturbazione femminile regala sorprese inaspettate e innumerevoli benefici: scopriamone i dettagli.

Masturbazione femminile: oltre i tabù

Nella maggior parte dei casi, il motivo di tale “blocco” può derivare da una serie di fattori diversi, quali il senso di colpa, la vergogna, il disagio o l’inesperienza. Per innumerevoli secoli, infatti, il corpo femminile – al contrario di quello maschile – è stato soggetto a forme estreme di controllo, venendo considerato degno di valore solo per la sua capacità di procreare e dare origine alla vita.

Di conseguenza, la masturbazione femminile non ha mai goduto di buona fama, venendo, anzi, vista come gesto “sporco”, “sbagliato”, “peccaminoso”, da non praticare mai e dal quale, al contrario, tenersi distanti. I falsi miti e i tabù che hanno ammantato l’autoerotismo hanno, così, contribuito a non far sentire a proprio agio le donne che volevano praticarlo, fino a creare quel velo di imbarazzo che, ancora oggi, caratterizza molte di coloro che si masturbano o hanno intenzione di farlo. Ma non è mai troppo tardi per cominciare: ecco i dettagli per una masturbazione femminile ad hoc.

Tecniche di masturbazione femminile: i preliminari

Masturbazione femminile: come fare? E da dove cominciare? Il primo passo per avvicinarsi al proprio corpo e alle aree più delicate di esso è conoscerne la fisionomia. Per questo motivo, prima di addentrarsi nel capitolo “Masturbazione femminile: metodi”, occorre armarsi di specchio, pazienza e superficie morbida per fare amicizia con i propri genitali. In questa fase preliminare (in tutti i sensi), è bene prendersi del tempo per osservare la propria vulva e i suoi dettagli: come sono fatte le piccole e grandi labbra? Di quale colore sono? E il clitoride, com’è fatto? Qual è la sua posizione precisa? Se lo si tocca, qual è il suo grado di sensibilità?

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L’eccitazione sessuale necessita di fantasie, immagini e sensazioni.

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Dopo aver risposto a queste domande, essenziali per avere consapevolezza del nostro “strumento” del piacere, è possibile iniziare a prepararsi mentalmente per il desiderio e le sue espressioni. L’eccitazione sessuale, appunto, necessita di fantasie, immagini e sensazioni che possano aiutarla a crescere e sfogarsi, e costituisce la parte fondamentale del viaggio alla scoperta del godimento.

Le modalità per stuzzicare lo scenario erotico possono essere molteplici: si può ricorrere alla pornografia, a ricordi di amplessi e incontri sessuali passati, a desideri che si vorrebbe mettere in pratica, a persone che si considerano attraenti o a scene di film e libri che hanno particolarmente infiammato i nostri spiriti.

Non importa quale sia la fonte: l’importante è porsi in una condizione di agio e rilassatezza, che consenta di sperimentare con curiosità le vie della goduria. A partire dalle zone erogene, dissimili da donna a donna. Oltre alle più note, come collo, capezzoli e pube, anche altre parti del corpo possono, infatti, regalare sorprese inaspettate, tra cui i piedi, le gambe, le ascelle e l’interno delle braccia. Basta solo scoprirle, con curiosità e pazienza.

Masturbazione femminile con oggetti e con le mani

Dopo aver scaldato l’atmosfera, è finalmente giunta l’ora di mettersi all’opera. Meglio se con un lubrificante: il suo utilizzo ha, appunto, il vantaggio di rendere più piacevole la pratica di autoerotismo e di eccitarsi con più velocità, garantendo carezze particolarmente “morbide” e “gentili”.

A questo punto, da distese o sedute, si può dare avvio alla stimolazione dei genitali usando le dita e, con piccoli e delicati sfregamenti, massaggiare la vulva e solleticare il clitoride (facendo il cosiddetto “ditalino”), con movimenti circolari, dall’alto verso il basso o da destra a sinistra. Se particolarmente eccitate, si possono anche infilare le dita all’interno della vagina, andando a stuzzicare il “famoso” punto G (zona posta nella parete anteriore e ricca di terminazioni nervose), con il gesto “dentro-fuori” o effettuando pressioni costanti.

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Si possono usare anche cuscini, coperte, superfici solide, manici delle spazzole, getti della doccia e altri oggetti di uso quotidiano.

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Una volta trovato il ritmo e la posizione giusta, è importante, ai fini di ottenere una masturbazione femminile con orgasmo degno di nota, mantenere la sensazione di eccitamento il più a lungo possibile, muovendo il bacino, dando libero sfogo alle proprie fantasie sessuali e prolungando il momento del piacere. In alternativa alle dita, si possono usare anche cuscini, coperte, superfici solide, manici delle spazzole, getti della doccia e altri oggetti di uso quotidiano, strusciandovisi contro o ponendoli tra le gambe e sfregando gli oggetti stessi sul clitoride.

Fino a giungere ai veri e propri “re” del piacere: i sex toys. Pensati per tutti i gusti, le fisionomie e le esigenze, i sex toys sono in grado di regalare orgasmi intensi e profondi, stimolando solo il clitoride, solo il punto G o entrambi contemporaneamente, o simulando, ancora, il movimento della penetrazione. E non solo: piuttosto apprezzato è anche il “plug”, toy capace di regalare una masturbazione anale femminile d’eccellenza. Anche senza prostata, il piacere anale è assicurato!

Benefici masturbazione femminile

Conoscere il proprio corpo e i meccanismi che provocano piacere e portano all’orgasmo contribuisce a costruire una maggiore fiducia in se stesse e a migliorare il rapporto con la propria sessualità, in solitaria o in compagnia. I benefici che derivano dalla pratica dell’autoerotismo sono, infatti, molteplici, e interessano sia il piano fisico, sia quello mentale e psicologico. Partendo dal presupposto che la masturbazione femminile – al pari di quella maschile – sia un’attività assolutamente normale, il primo vantaggio che ne deriva, come accennato, è proprio quello relativo alla confidenza che si instaura tra la donna e le proprie parti intime. Un rapporto di complicità con se stesse perfetto per eliminare tutti i tabù che, da secoli, riguardano la masturbazione femminile, rendendo le donne libere di sperimentare e provare godimento.

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L'orgasmo alza la soglia del dolore e attenua il dolore dei crampi mestruali.

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Oltre all’immediato benessere che consegue a un orgasmo e alla correlata sensazione di rilassamento, i benefici provocati dall’autoerotismo sono diversi, e si manifestano anche sul lungo termine. Tra quelli più apprezzati vi è sicuramente l’attenuazione dei crampi mestruali: un effetto sedativo causato dal rilascio di endorfine scatenato dall’orgasmo, capaci di alzare la soglia del dolore e, di conseguenza, di far soffrire meno le donne durante le mestruazioni.

Proprio le endorfine sono le responsabili degli altri vantaggi legati alla masturbazione femminile, tra i quali si annoverano l’alleviamento dello stress, la propensione a elaborare pensieri più positivi, la garanzia di un sonno rilassante e ristoratore, un aumento della complessiva energia psicofisica, una maggiore elasticità del pavimento pelvico e, in ultimo, un’acuita lubrificazione per le donne in menopausa.

Masturbazione femminile e vita di coppia

Tra i benefici dell’autoerotismo femminile ve ne è uno, però, che coinvolge non solo la donna, ma anche il suo/la sua partner. E interessa direttamente l’orgasmo: grazie alla masturbazione, infatti, le donne imparano a capire che cosa le eccita e come le piace essere toccate, e hanno più strumenti e conoscenze per indirizzare la persona con cui fanno sesso verso gli apici del proprio piacere.

È un vero e proprio “allenamento”: più ci si dedica al godimento nell’intimità della propria solitudine, più si accresce la qualità degli amplessi, scoprendo nuove zone erogene, nuove gestualità per godere e nuove modalità per giungere al benessere e aumentare la complicità di coppia.

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La masturbazione femminile scatena una vera e propria pioggia di emozioni e sensazioni, a qualsiasi età la si pratichi.

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Basti pensare che, durante l’autoerotismo, si attivano ben trenta aree del cervello (sei in più rispetto al rapporto sessuale), tra cui quelle connesse alla memoria, al tatto e al dolore. Insomma: la masturbazione femminile scatena una vera e propria pioggia di emozioni e sensazioni, a qualsiasi età la si pratichi.

È, quindi, un peccato che siano ancora moltissime le donne che, all’interno di una relazione, decidono di non dedicarsi più al proprio piacere “solitario”. Causa dei pregiudizi e delle pressioni sociali, in base alle quali, fin dai tempi più remoti, alle figure femminili della coppia è richiesto di essere “dipendenti” sessualmente dal proprio compagno, delegando il godimento alla mera copula coniugale/relazionale.

Senza dimenticare l’ingerenza della Chiesa, che ha sempre considerato la masturbazione un peccato contro natura, dando, così, luogo a un’educazione fortemente sessuofobica, improntata alla vergogna e al rifiuto del desiderio.

È, però, arrivato il momento di spogliarsi di questi inutili tabù: via libera al piacere!