Il sesso estremo non è solo bondage, dominazione e masochismo, ma può esprimersi in vari modi, aumentando autostima e benessere. Vediamone i dettagli.
Sesso estremo: che cos’è?
Vuoi provare a fare sesso estremo ma non sai da dove iniziare? La fantasia ti stuzzica, ma hai paura di lasciarti andare? Oppure vuoi introdurre un po’ di novità tra le lenzuola con il tuo partner e sei in cerca di idee? Nessun timore: fare sesso estremo non è così complesso come può apparire, e questa esperienza può portare anche a innumerevoli benefici, sia nella coppia, sia a livello personale.
Prima di inoltrarsi nelle molteplici sfumature di questo ambito, però, è opportuno fornire alcune coordinate essenziali. Per sesso estremo o kinky (dall’inglese “insolito, strano”), infatti, si intende una serie di comportamenti, gusti e pratiche sessuali “non convenzionali”, che esulano da quello che, in genere, si considera “normale” (o vanilla, ossia “soft, basic”, come l’omonimo gusto di gelato).
In questa espressione-ombrello possono, quindi, rientrare diverse attività erotiche: dagli amplessi più intensi ai giochi di ruolo, dalle dinamiche di dominio e sottomissione allo spanking, dal sesso a tre all'uso di sex toys. Tutto ciò che risulta stravagante, atipico e inusuale rispetto alla “norma” rientra, perciò, nel sesso kinky, e può condurre a una sequela di stimolazioni, sensazioni ed emozioni molto più intense e profonde rispetto a quelle a cui si è abituati.
Sesso estremo e BDSM
Ma come si fa sesso estremo? Tra le declinazioni più diffuse vi è, sicuramente, quella del BDSM. L’acronimo si riferisce a un insieme di azioni sessuali più o meno “spinte” – e sempre basate sul consenso di tutti i partecipanti –, di cui ogni lettera rappresenta una diramazione specifica.
La “B”, per esempio, indica il bondage (letteralmente “legame, costrizione”), ovvero la pratica che implica l’utilizzo di corde, lacci, nodi e, nel complesso, la messa in atto di un sostanziale impedimento della libertà di uno dei membri dell’amplesso (dalle legature semplici alla vera e propria sospensione aerea).
In questo ambito, infatti, vi è sempre una “disciplina” (la “D”) che guida il rapporto tra chi domina (master o mistress) e chi è sottomesso (slave), e che evidenzia la spartizione del potere all’interno del gioco sessuale. È per questo che chi subisce la dominazione può usufruire, in qualsiasi momento, di una safeword, una parola o un codice di sicurezza che interrompe immediatamente le pratiche in svolgimento, in caso di disagio o dolore eccessivo.
I rapporti BDSM, infatti, non sono esenti da sadismo e masochismo (la “S” e la “M” della sigla), ossia la capacità di, rispettivamente, trarre piacere dall'infliggere sofferenza fisica e/o umiliazioni psicologiche all'altra persona o di sperimentare godimento intenso, nell'ambito di un incontro erotico, a partire da sensazioni di dolore.
Ma quali sono le pratiche più diffuse del sesso estremo? Tra le più conosciute vi è, senza dubbio, il bendare o, comunque, il privare dei sensi la persona sottomessa. Oltre al bondage occidentale, inoltre, è molto apprezzato anche lo shibari, l’affascinante arte giapponese della legatura, che consiste nell'usare le corde con sapienza e di riappropriarsi della lentezza – caratterizzandosi come un pieno atto di fiducia nei confronti di chi lega da parte di chi è domato.
A esse si affiancano, poi, la negazione dell’orgasmo (quasi mai obiettivo finale, ma gentile concessione da parte del master o della mistress), il solletico (o tickling), solitamente abbinato al bondage, e lo spanking, ossia il colpire con le mani, un frustino, una racchetta o una cintura i glutei dello slave.
I benefici del sesso estremo
Spesso, a causa di ignoranza o timori, sono considerate perverse o “particolari”. Le persone che amano fare sesso estremo, tuttavia, sono tutt'altro: nella maggior parte dei casi, infatti, esse posseggono un rapporto molto più libero con il proprio corpo e un’autostima più alta, e sono capaci di godere del sesso kinky senza le remore morali che sovente ci assoggettano.
- Il sesso estremo offre una gamma di fantasie ed emozioni piuttosto ampia a chi lo pratica, con il risultato che le persone che ne fanno esperienza possono, così, accedere a orizzonti sessuali inediti e, proprio per questo, maggiormente soddisfacenti e profondi rispetto a quelli “convenzionali”.
- Le donne amanti del kinky, in particolare, sembrerebbero più inclini all'autoerotismo, al sesso anale e all'utilizzo di vibratori e sex toys di vario genere, sperimentando, in questo modo, un rapporto più confidenziale e sereno con la propria corporeità e la propria sessualità – in coppia, in solitaria o in situazioni di gruppo.
- Il carattere “proibito” e talvolta rischioso delle dinamiche di potere che si innescano e la vicinanza, a livello cerebrale, delle aree di piacere e dolore possono, inoltre, far scaturire orgasmi di gran lunga più intensi e sconvolgenti – spesso e volentieri anche multipli – dando, quindi, libero sfogo a desideri che, altrimenti, potrebbero rimanere inespressi.
- Senza dimenticare, poi, la preziosa possibilità che il sesso kinky regala a chi lo vive: l’opportunità di conoscere, sempre meglio e più a fondo, i meandri del nostro piacere, aumentando la consapevolezza delle nostre zone erogene e, come accennato, la conoscenza delle nostre fantasie più recondite. Il sesso estremo è, infatti, alimentato da un inesauribile spirito di ricerca, capace di porre in stretta connessione non solo le aree più sensibili del nostro corpo, ma anche queste ultime e la nostra mente.
- In ultimo, fare sesso estremo risulta un ottimo modo per incrementare l’intimità della coppia, consentendo di apportare maggiore entusiasmo agli amplessi e di scoprire inesplorate vie del godimento: i giochi di ruolo e il costante alternarsi di dominazione e sottomissione possono, appunto, svelare nuovi aspetti del comportamento erotico, dando rinnovata linfa vitale sia all'incontro sessuale, sia al rapporto.
Oltre il BDSM: altri tipi di sesso estremo
Fare sesso estremo, dunque, fa bene al benessere e all'equilibrio psicofisico degli individui coinvolti. Lo dimostra anche uno studio effettuato su 1300 volontari, di cui 900 amanti del BDSM, e pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, in base al quale la salute psicologica dei praticanti del sesso estremo risulterebbe essere ottima. Essi sarebbero, infatti:
Insomma: fare sesso estremo fa bene, e non deve assolutamente provocare timore. Oltre a sculacciate, dinamiche di potere, legature e pratiche di sottomissione tipiche del BDSM, poi, vi sono innumerevoli alternative differenti, adatte ai livelli di fiducia, consapevolezza e confidenza – con se stessi e con gli altri – che ciascuno sente di possedere.
È, appunto, necessario ricordare che la sessualità è un continuum, una vasta gamma di sfumature e possibilità alle quali ci approcciamo in modo sempre dissimile nel corso della nostra vita, e che, se esplorate a fondo, possono regalarci grandi sorprese.
Accanto al BDSM, quindi, si possono annoverare molte altre categorie, raggruppate, per comodità, in quattro filoni.
- Il primo è quello dei giochi di ruolo, differenti, in questo caso, rispetto alla ripartizione di potere propria della disciplina BDSM. Tra le forme forse più apprezzate e conosciute del sesso kinky, la “personificazione” di personaggi attinti dalla nostra fantasia può creare scenari stuzzicanti e originali, sviluppati grazie al semplice uso delle parole o alla più articolata scelta di indossare costumi specifici o recitare di fronte a degli sconosciuti.
- A proposito di “altri”, il sesso estremo può declinarsi, molto spesso, anche in voyeurismo ed esibizionismo, spogliandosi o guardando altre persone fare sesso (con il loro consenso), e in sesso di gruppo, forse la variante più comune del sesso kinky, espressa in amplessi e incontri erotici con tre o più partecipanti.
- Cui si aggiunge, infine, il feticismo, ossia la passione per una parte specifica del corpo (piedi, gambe, labbra, mani) o per oggetti non sessuali (i cosiddetti “feticci”), come scarpe, indumenti, accessori o abiti in pelle e affini. Se la fascinazione supera, però, il confine del gioco erotico e si trasforma in mancanza di rispetto o prevaricazione nei confronti dell’altra persona, non si parla più di sesso estremo, bensì di vera e propria parafilia (termine preferito a “perversione” da parte degli esperti).
Insomma, che sia l’utilizzo della cera calda, la benda sugli occhi o tecniche di sottomissione psicologica, non c’è limite al desiderio e al sesso estremo. Non resta solo che scoprirne le molteplici declinazioni!
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