Pet Play

Non solo sesso nei panni di un animale domestico: il pet play è molto altro

Dopo il gioco del dottore, quello di interpretare il ruolo di un animale è uno dei grandi classici dell’erotismo. E proprio come con tutti questi giochi c’è chi lo prende come una buffa variante di cinque minuti e chi ne fa un’arte. In questo caso di chiama ‘pet play’ (lett. ‘Gioco dell’animaletto da compagnia’) e nasconde lati davvero sorprendenti…

La gattina in calore; il cagnetto ubbidiente; per chi osa un po’ di più forse perfino un pony dal dressage particolarmente elegante. Il pet play copre com’era prevedibile i più diffusi animali domestici, ma può andare anche molto oltre. Dopo tutto, perché limitarsi quando si può diventare un pitone sensuale e avvolgente, oppure un orso coccoloso ma anche pronto a divenire letteralmente una belva? O magari un drago, o qualche altro animale immaginario?

I giochi di pet play rivelano uno spirito imprevedibile già dalla scelta dell’animale stesso, ma anche nel modo in cui si svolgono. Infatti non c’è la competizione primordiale dei giochi primal, nei quali alcune persone si lasciano “possedere da un animale-guida” e lottano per stabilire chi meriti di conquistare il predominio sull’altrə. Non c’è neanche la classica dinamica di sottomissione del BDSM, dove “comportarsi come una bestia” può rappresentare una forma di umiliazione o di cessione del potere.

Non è una recita

Fra chi ama il genere, il punto è tutto un altro. Non si tratta infatti solo di recitare la parte di un animaletto, ma di concedersi la libertà di “trasformarsi” in esso. Così come fanno gli attori che seguono il metodo Stanislavski, si tratta di adottare un po’ per volta tutte le movenze, i suoni, i comportamenti e le caratteristiche del pet, fino ad abbandonare la propria identità quotidiana, “spegnere il cervello” e lasciarsi guidare dall’istinto.

Ciò rende l’esperienza del pet play molto differente per i due partner. Quello “umano” può svolgere il ruolo di addestratore o compagno di giochi e gustarsi la presenza dell’altro in un modo davvero insolito. L’animale invece si lascia andare in un trip mentale molto rilassante, potendo contare sulla sicurezza garantita dalla presenza del “padrone”.
Il sesso? A volte c’è anche quello, ma più che di penetrazione (tu scoperesti un labrador?) si parla di una sensualità di tipo molto differente, basata sullo scatenare la sensorialità. È qualcosa di difficile da descrivere, ma se hai mai sperimentato l’esaltazione di una galoppata a tutta velocità o la fisicità gioiosa di giocare con un cane… beh, più o meno il pet play assomiglia a quello.

Se a questo punto ti stai chiedendo cosa ci sia di divertente in una roba del genere, probabilmente non c’è modo di spiegartelo – e va bene lo stesso. Chi pratica pet play infatti di solito ha una certa dimestichezza con i veri animali: spesso ci è cresciutə insieme, o comunque conosce bene i loro comportamenti. Il gusto di questo tipo di giochi consiste soprattutto nel permettersi di tanto in tanto di vivere il mondo e i rapporti con quella semplicità e felicità che, come esseri umani, abbiamo lasciato da parte prima ancora di imparare a leggere. Per certe persone è naturale; per altre resterà per sempre un mistero.

Se però fai parte della prima categoria, ti farà piacere scoprire che esistono in tutto il mondo club e associazioni dedicati al pet play. Il loro scopo è permettere di viversi dinamiche che, finché si rimane solo in due chiusi in casa propria, sarebbero semplicemente impossibili. Qualche esempio? Le corse di ponygirl – anche con calesse, perché no? – con tanto di premio per chi taglia per prima il traguardo; oppure i canili (più diffusi nel mondo gay) nei quali esplorare situazioni di branco, con individui alfa e gregarietà, o anche di caccia in gruppo.

Un aspetto simpatico del pet play è che per praticarlo non serve altro che una bella fantasia. Se si vuole aggiungere un po’ di realismo, qualsiasi negozio per animali diventa un fornitissimo sex shop pieno di ciotole, giocattoli, spazzole, collari e così via – altrimenti c’è anche il reparto equitazione dei negozi sportivi.
O stai già pensando più in grande? In questo caso online puoi trovare artigiani specializzati nel realizzare ogni tipo di oggetto a tema: bardature e paraocchi, selle fatte apposta per la conformazione del corpo umano, tute intere, maschere più o meno realistiche, calzature a forma di zoccoli o zampe… e non dimenticare un grande classico come la coda (rigorosamente con plug)!

Ora resta solo da farsi una domanda: che animale ti senti di essere?

Autore: Ayzad
Coach specializzato in sessualità insolite e divulgatore
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