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Negoziazione emotiva – come esplorare senza farsi male

Provare cose nuove è più facile se ci si dà qualche regola utile…

Chi fa BDSM ha un trucco per non farsi male sul serio: negozia prima ogni aspetto del gioco. Molte coppie di tutti i tipi invece si feriscono più psicologicamente che nel corpo. Proviamo allora a negoziare anche questo aspetto…

Autore: Ayzad
Coach specializzato in sessualità insolite e divulgatore
Trovi i suoi libri, podcast, video, articoli ed eventi su www.ayzad.com

L’arma segreta della negoziazione

Quando si vede come si divertono le persone che praticano BDSM sembra incredibile che non finiscano dritte al pronto soccorso. Alcune pratiche di dominazione e sottomissione erotica portano il corpo umano ai suoi limiti… eppure i danni gravi sono una rarità. Questo è possibile grazie a una serie di strumenti relazionali che abbiamo già visto in altri articoli di questo sito, e che servono a rendere le cose più sicure possibile.

Fra di essi spicca la Negoziazione, che nel concreto consiste nel discutere ogni aspetto dei giochi prima di farli, in modo da non incappare in imprevisti pericolosi dal punto di vista mentale e fisico. I partner concordano cosa vogliono esplorare, cosa evitare, fino a che punto spingersi, quanto durerà l’esperienza e così via – così dopo potranno abbandonarsi al piacere serenamente, senza ansia o paure di sorprese sgradite.

La maggior parte delle coppie vanilla – anche di quelle più libertine – tende invece a vivere la sessualità in modo molto più istintivo: si concentra su cosa fare lasciandosi trasportare dalla passione. Un approccio eccitante ed entusiasmante… che tuttavia può portare con sé conseguenze anche serie.

Se per esempio hai mai visitato un club per swinger avrai sicuramente notato quelle persone con l’aria spaurita a fianco di un o una partner entusiasta. Chi usa molto le app di dating prima o poi ha incontrato la “coppia scambista” che si agita non appena il “caffè conoscitivo” minacci di trasformarsi in qualcosa di più concreto. Gli esempi potrebbero andare avanti ancora a lungo, ma tutte quelle persone hanno in comune una cosa: si sono imbarcate in una fantasia erotica senza tenere conto dell’impatto emotivo che poteva avere su di loro.

Una tale leggerezza può avere effetti molto sgradevoli: disagio, paura, dubbi esistenziali, delusione e ancora liti e recriminazioni con i compagni di giochi, rottura della coppia o addirittura veri traumi che richiedono poi molto tempo, introspezione o terapia per essere risolti. Un vero peccato, perché naturalmente l’eros vissuto con serenità è invece una splendida fonte di divertimento, relax e complicità.

Per evitare tutte queste magagne si può tuttavia rubare un trucco dalla borsa degli attrezzi di chi ama il sesso kinky, e fare anche noi un po’ di negoziazione preventiva.

Come si fa negoziazione emotiva?

Chiariamo prima di tutto un punto importantissimo: la vera negoziazione non ha assolutamente nulla a che fare con quella scena famosissima e tristissima di 50 sfumature di grigio, in cui lui e lei si siedono alle estremità di un lungo tavolo per discutere allo sfinimento le clausole di un contratto di centinaia di pagine. Per fortuna, nel mondo reale per negoziare è sufficiente parlarsi – magari mentre ci si coccola sotto le lenzuola – come fa qualsiasi coppia sana di mente.

L’importante è seguire qualche regola utile:

Nessuna vergogna

Ricorda che il punto è trovare insieme il modo più piacevole per esplorare nuovi giochi. Non c’è quindi da essere timidə riguardo fantasie strane, che possono sembrare buffe o imbarazzanti. Ma non è il caso nemmeno di vergognarsi dei propri limiti: non tuttə si sentono a proprio agio comportandosi come pornostar scatenate, e non devi sentirti in colpa od obbligatə a fare niente solo per “mostrarti all’altezza”.

Non c’è fretta

Negoziare l’eros non vuol dire sedersi, fare una lista di desideri e decidere in pochi minuti come sarà la nostra vita sessuale. È un processo di conoscenza e intimità che potete tranquillamente prolungare per tutto il tempo che serve per sentirvi tranquilli e convinti, anche se ci volessero settimane. In altre parole: il punto non è correre a far cose, ma costruire quella complicità profonda che hanno i migliori amanti.

Negoziazione emotiva – come esplorare senza farsi male
 

Cosa ci piace?

Parte della conversazione riguarderà, naturalmente, le cose che volete fare. Potrebbero essere fantasie che coltivate da tanto, oppure qualcosa che avete scoperto guardando un video porno, o di cui avete solo sentito parlare ma che vi ha intrigato particolarmente.
Quel che è ancora più importante tuttavia è come vi volete sentire. Che tipo di emozioni desiderate provare? Sentirvi ammirati, desiderati, perversi, vulnerabili, egoisti, liberi, controllati, raffinati, volgari…? Ci sono un milione di possibilità differenti, e le pratiche attraverso cui provare quelle sensazioni contano molto meno delle sensazioni stesse.

Cosa temiamo?

Tuttə abbiamo paura di qualcosa, soprattutto quando affrontiamo i nostri desideri più “proibiti”. Forse temiamo di non essere all’altezza delle aspettative, o di ferire i sentimenti dlela persona che amiamo; magari siamo spaventatə da sensazioni troppo intense, dal rischio di incontrare persone sgradevoli o dal pericolo di infezioni a trasmissione sessuale. Più spesso, l’ansia è soprattutto che uno dei partner scopra qualcuno di più interessante, e che il rapporto vada a catafascio per colpa di un giochino erotico. Questi e tanti altri timori sono semplicemente umani, e comunicarli all’altra persona aiuterà ad affrontarli più facilmente.

Come vogliamo farlo?

Che si tratti di un piccolo gioco fuori dall’ordinario o di riorganizzare tutta la nostra vita sessuale, sarà il caso di concordare anche i termini della questione. Quanto tempo vogliamo dedicare a questa esperienza? Con chi? In quali luoghi?
Conoscere i “confini” del gioco libera da tanti pensieri, perché sappiamo che in ogni caso la nostra normalità è lì che ci aspetta, confortevole come sempre per riaccoglierci quando avremo terminato l’esperienza. Poi, con calma, potremo decidere se e come rifarla.

Quali sono i limiti?

Anche la coppia più libertina ha qualche limite personale. Per esempio: non portare compagni di giochi a casa; niente baci con la lingua; si gioca solo in presenza del partner; vietato usare certe parole… Ognunə ha i propri, ed è giusto rispettarli. Anche in questo caso, sapere a priori che ci stiamo entrambi impegnando a tenere fuori dall’esperienza le cose che ci danno fastidio rende il gioco molto più sereno.

E in caso di emergenza?

Per approfondita che sia la negoziazione, è inevitabile che si possa presentare qualche imprevisto scomodo. Anziché impazzire a prevedere ogni contingenza, si può allora usare un altro strumento tipico del BDSM: la safeword.
Mettetevi d’accordo su una parola o un gesto che significa «non mi sto più divertendo e voglio smettere subito», e impegnatevi a rispettarlo. Dovesse capitare di doverlo utilizzare non bisogna prenderla come un “fallimento” o un problema, ma semplicemente come il sacrosanto diritto di prendersi cura di se stessə, fermarsi a prendere fiato ed eventualmente riprendere i giochi più tardi, quando il disagio sarà passato.

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