Spesso si dice che per stare tutti meglio bisognerebbe vivere più serenamente la sessualità. Il modo c’è, ed è anche semplice: la filosofia della sex positivity propone regole facili per un rapporto più sano con se stessə e con le altre persone. Il risultato? Una società molto più sana e felice.
La fonte di tutti i mali, o quasi
Quanto è importante la soddisfazione sessuale? Non solo avere orgasmi, ma anche poter amare ed essere amatə come si desidera, sperimentando il piacere nelle forme che più ci piacciono. La risposta ovvia è: “tanto!” e lo confermano anche scienza e filosofia. In effetti, tolti i bisogni primari tipo mangiare, avere un tetto sulla testa e riposare… tutte le altre attività umane possono essere considerate la sublimazione del desiderio erotico. Se ti suona strano, ripensa un attimo a quanto tempo dedichi a curare il tuo aspetto, ad avere una buona reputazione e immagine sociale, a inseguire status symbol altrimenti inutili, a sognare un lavoro prestigioso o una carriera artistica che ti faccia adorare dai fan…Gli esempi potrebbero andare avanti molto a lungo, ma ora che ci siamo capiti pensa anche a cosa succede quando la soddisfazione non c’è.
La frustrazione dei bisogni sessuali causa disagio personale, che si manifesta in un sacco di modi sgradevoli. Dallo stronzo che ci scarica contro le sue nevrosi insensate alle violenze e ai conflitti di ogni tipo – anche su scala internazionale! – spesso analizzando la questione si scopre che il motivo è proprio un brutto rapporto col sesso, che di solito dipende a sua volta da una mancata educazione all’affettività. Quella storia sui bonobo che per risolvere le tensioni invece di litigare scopano felici semplifica un po’ troppo le cose, ma non è molto distante dalla realtà. Vivere meglio la sessualità risolverebbe tantissimi problemi personali, relazionali e sociali. E il bello è che il modo per farlo c’è, ed è pure molto semplice.
Sex positivity – la filosofia della felicità
Negli ultimi cento anni la questione è stata affrontata da innumerevoli prospettive col contributo di scienziati, filosofi, religiosi e semplici appassionati, che hanno proposto soluzioni di ogni tipo – e a volte piuttosto bislacche. Si tratta in effetti di un argomento ancora molto dibattuto, da cui però intanto è nato una specie di movimento globale che condivide obiettivo di riportare l’eros a essere un piacere anziché una fonte di problemi. Il principio base dei seguaci della sex positivity è proprio guardare alla sessualità in modo positivo invece che angosciante, il che risolve già un bel po’ di grattacapi. C’è solo un problema: non stiamo parlando di un gruppo organizzato, ma di centinaia e centinaia di sperimentatori e pensatori che percorrono ciascuno la propria strada. È come se tutti avessero qualche pezzo del puzzle, ma nessuno abbia idea di quale debba essere l’immagine completa.
La cosa è andata avanti a lungo, finché Internet ha permesso a questi gruppi di comunicare fra loro, scambiarsi idee, discutere, a volte litigare… e spesso tirare dritto per le loro strade. Fortuna che qualcuno si è preso la briga di raccogliere il meglio delle loro conclusioni e stilare una ricetta in 15 punti per costruire un mondo molto più etico e piacevole per tuttə. Puoi trovare il documento online cercando ‘Manifesto degli esploratori sessuali’: contiene anche dei badge da aggiungere ai propri profili social per indicare di essere persone sex-positive (come dire: molto più interessanti per far sesso). Ma in cosa consistono quei punti?
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Autore: Ayzad
Coach specializzato in sessualità insolite e divulgatore
Trovi i suoi libri, podcast, video, articoli ed eventi su www.ayzad.com
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Quindici suggerimenti che ti cambieranno la vita
Vediamo rapidamente le regole chiave della sex positivity. La prima dice: «Tuttə hanno diritto a una vita sessuale soddisfacente”, e se ti sembra ovvio forse non hai pensato ai problemi che vivono tantissime categorie di persone, da quelle disabili a quelle anziane, a quelle con gusti particolari, a chi fa certi lavori (per esempio: i sacerdoti), eccetera. Visto? Il punto è proprio cambiare prospettiva sulla sessualità, che è quello che suggeriscono anche gli altri punti. Per esempio: «Il sesso non è solo penetrazione», oppure «La sessualità è fluida e in continua evoluzione» - sono evidenze semplici e facilmente dimostrabili, che però siamo abituatə a negare per convenzione sociale. Ancora: «Gli unici limiti sono quelli del consenso e della salute» o, come dicono nel giro BDSM, basta che sia tutto sano, sicuro e consensuale.
Prova a dire un’ovvietà come «Ogni scelta sessuale va rispettata» e guarda che casino scateni – ma è solo un altro principio etico di sex positivity che, se venisse capito e rispettato, ci risparmierebbe tante brutte notizie di discriminazione che troviamo ogni giorno in cronaca. Certi altri sono più particolari, come «Il diritto alla privacy è inviolabile»; nel Manifesto viene spiegata meglio, ma ha a che fare con i problemi di outing o di valutazione delle persone in ambiti in cui il sesso non c’entra nulla. Chi pensava a un branco di maniaci infoiati rimane sorpreso dal punto che dice «Preservare la salute è fondamentale», dilungandosi poi nello spiegare l’utilità di seguire la profilassi e discutere apertamente di infezioni a trasmissione sessuale e come prevenirle.
Più avanti si trovano indicazioni sul linguaggio da adottare per parlare di sesso, sul rispetto dovuto ai partner, sul diritto all’informazione e all’educazione alla sessualità, su come rendere tutto un’occasione di crescita personale e perfino spirituale e politica.
Un piccolo sforzo per un grande risultato
Ma ridurre una cosa meravigliosa come l’eros a una specie di resoconto d’assemblea non è noioso? Beh… noioso no, ma sicuramente è poco eccitante – finché non ti rendi conto di quanti benefici quei principi possono portare alla tua vita: a te in prima persona, alle persone che ami e anche a tutte quelle che vi circondano, che apprezzeranno sicuramente la vostra serenità e felicità. Vista in quest’ottica, passare qualche minuto a scoprire il risultato di un secolo di sforzi per rendere il sesso più piacevole diventa un sacrificio più che accettabile. Il passo successivo naturalmente sarà parlarne con chi ti piace, e contribuire un po’ anche tu a un mondo migliore. Mica male, no?
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