In questo articolo Plug the fun ci parla di flirt. Quali step ci sono? Esistono regole universali?
Quando si parla di chimica cosa si intende?
Ecco un po' di risposte!
Pierre Franckh, nel libro La legge della seduzione scrive
È così per chiunque ami il flirt?
Forse sì, forse no, ma di certo flirtare è una cosa che amano molte persone. Ci fa sentire vivi, si provano emozioni e sensazioni molto forti, e l’autostima guadagna tacchette.
La treccani dice:
Tipo di relazione amorosa, di solito a carattere idillico-sentimentale, fatta di schermaglie amorose, di incontri romantici, per piacevole passatempo e senza intenzioni serie: avere un flirt; è stato solo un flirt.
È vero che spesso tendiamo a sminuire quello che consideriamo un flirt, ma è anche vero che da un flirt possono nascere relazioni lunghe, durature e grandi amori.
Esistono molti libri e corsi, soprattutto dedicati agli uomini, per poter flirtare con una donna o in generale per approcciarsi. Hanno davvero senso? Sono davvero utili?
A volte bisogna capire che per creare un gusto incastro, anche solo per un flirt, bisogna semplicemente leggere un po’ l’altra persona e iniziare questa sorta di danza in cui tutte e due le parti si mettono in gioco.
Cosa rende un flirt interessante?
La situazione, il contesto, di certo fanno parte del gioco. È un po’ come se fossero un terreno, una sorta di tabellone nella quale inizia la partita.
Le parti coinvolte, però, non sono avversarie, bensì giocano per un risultato, un goal, comune.
Questo ci deve mettere già nell’ottica che quindi lo scopo c’è, è giunto il momento di rendere interessante il gioco, il momento, i dadi tirati insieme.
Si inizia sempre con qualche occhiatina (step 1), che sia in un bar tra completi sconosciuti, che sia tra amici e quindi in una situazione più “familiare”.
Questo scambio ci fa capire se dall’altra parte c’è dell’interesse.
Step 2 - Ci piacciamo!
Una volta capito che dall’altra parte l’interesse c’è, la parte più grossa del lavoro è fatta. Magari non sarà tutto immediato, ma forse non è questo che rende il flirt accattivante?
Le occhiatine, sfiorarsi, le battute… se reciproche e accolte, sono un modo carino per aumentare il numero di “si” verso quello che potrebbe accadere dopo…
Iniziare a scambiare qualche chiacchiera più esplicita e diretta da moto a tutte e due le persone di avere conferma.
Inutile negare che si cerca costantemente conferma. Da una lato per capire se procedere nel gioco, dall'altro perché il flirt è un modo per avere conferme nei nostri confronti.
Sapere di piacere a qualcuno, sapere che c’è desiderio da parte di un’altra persona nei nostri confronti, aumenta la nostra autostima.
Dubbi, domande, perplessità.
Chi non ne ha mai avute, scagli la prima pietra!
Anche se dall’altra parte c’è un effettivo interesse, dichiarato o intuito, abbiamo sempre un po’ il dubbio.
Ma sicuramente ci sono dubbi che vengono molto prima…
- Hai timore al pensiero di iniziare una conversazione con una persona che ti piace?
- Esiti a flirtare con loro?
- Temi un no?
Sono domande normalissime, che si pone chiunque. Sono quesiti che, seppur da un lato ci mettono in una condizione di timore, dall’altro alimentano il piacere.
Del resto il flirt non è altro che l’attesa di qualcosa. Un desiderio che abbiamo, una fantasia, una fantasia con una persona specifica.
Non bisogna, però, viversi quell’attesa creandosi delle aspettative più simili a un castello enorme.
è bene fantasticare, è bello e piacevole…ma non bisogna autosabotarsi!
Chimica e flirt
Sicuramente flirtare muove in noi molte cose. Sapevate che si tratta di chimica?
Secondo alcune persone l’infatuazione può avere origine da una molecola: la feniletilamina. È un’anfetamina prodotta naturalmente dall’organismo responsabile delle sensazioni di gioia, ilarità ed euforia.
Ci sono poi fasi successive dove la chimica fa il suo gioco…
Le terminazioni nervose si abituano alla stimolazione o i livelli dell’ormone scendono. L’attrazione svanisce e l’attaccamento si fa più importante, si instaura un nuovo equilibrio chimico: le endorfine calmano la mente e riducono l’ansia. Si tende ad avvertire sicurezza e stabilità.
Successivamente rimane presente l’ossitocina, che ci spinge al contatto fisico e agli abbracci.
La parte che ci interessa maggiormente, nel flirt, è la prima, quando questa sorta di anfetamina si mette in gioco e proviamo stati euforici.
Il flirt è egoistico
Inutile negare che sia solo un gioco a due. Una parte del piacere è puramente egoistico.
Vogliamo piacere, vogliamo sapere di piacere, vogliamo avere conferme. In questo non c’è nulla di male, l’importante è non giocare con i sentimenti altrui. Dall’altra parte c’è una persona che potrebbe superare la fase relativa solo al flirt e, perché no, innamorarsi. Questa è una possibilità da tenere in conto.
Detto questo, bisogna godersi il momento del flirt creato da occhiate, da sfioramenti, da battute che creano intimità…momenti fatti di chimica, sì, ma anche di scoperta, conoscenza, consapevolezza di sé.
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Marta (Plugthefun) si occupa di divulgazione sessuale kinky e insegna bondage giapponese principalmente a Milano. Gestisce il blog Plugthefun e il progetto Ropetales, dedicato al kinbaku/shibari. Organizza eventi dedicati alla sessualità insolita.
Per saperne di più visita il suo sito web
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