Il dating e le IA - Intelligenze artificiali a luci rosse: come usarle e come non farsi fregare

È proprio vero: le intelligenze artificiali (o IA) sono dappertutto e fanno di tutto, dating compreso. Si tratta di un fenomeno ancora agli inizi, che si evolve molto rapidamente e che ti conviene conoscere da subito, perché ci avrai sempre più a che fare. Capiamo insieme sia i vantaggi che possono darti, sia i rischi che comportano.

Autore: Ayzad
Coach specializzato in sessualità insolite e divulgatore
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Sommario

Cosa sono le intelligenze artificiali?

Oggi come oggi il termine viene usato per indicare due cose differenti. La prima sono i Grandi Modelli Linguistici come ChatGPT, Bard, Bing AI e simili, software capaci di trovare le parole più usate per trattare un qualsiasi argomento e metterle insieme costruendo frasi apparentemente razionali e spesso addirittura corrette nei contenuti.

Non sbadigliare: vuole solo dire che ci puoi fare delle conversazioni abbastanza naturali, e che se il programma è stato istruito bene può dare l’illusione di stare parlando con un esperto. I problemi arrivano quando si tentano dialoghi astratti o generalisti – dove la macchina suona più come un vecchio professore un po’ svanito.

La seconda categoria sono le IA vere e proprie, ancora poco diffuse ma molto più interessanti. Si tratta infatti di programmi in grado di interpretare le nostre richieste, raccogliere dati anche online, elaborarli, eventualmente interagire con altri software e infine presentare i risultati nella forma più semplice. In altre parole, liberano dal bisogno di sapere come fare le cose, perché pensano a tutto loro.

Entrambi i tipi di intelligenza artificiale si stanno evolvendo con una rapidità pazzesca, che entro un paio d’anni trasformerà radicalmente il modo in cui usiamo smartphone e computer.

Cosa c’entrano col sesso?

Più di quanto penseresti – e probabilmente le hai già incontrate anche tu senza nemmeno accorgertene. Le IA infatti danno il meglio di sé quando si occupano di temi molto ristretti, dove le conversazioni sono sempre più o meno le stesse. Un esempio? Le chat con le pornostar o le modelle di OnlyFans e siti simili… che infatti affidano sempre più spesso il compito di intrattenere i fan a bot automatizzati. All’avanguardia del settore c’è la famosissima Riley Reid, che ha addirittura fondato un’azienda per produrre IA che studiano la vita e il modo di parlare della pornostar di turno in modo da simularla poi col massimo realismo. Prossimo passo: aggiungerci voci sintetiche che parlino col timbro della persona originale, animazioni in tempo reale basate sulla scansione del corpo e del viso… e il risultato sarà (si prevede verso fine 2025) la possibilità di videochattare con attrici e attori non distinguibili dagli originali.

Per ora tuttavia si vola più basso – e certe volte si rischia perfino di schiantarsi contro un tribunale. È quel che è già accaduto a un paio di siti di dating che truffavano i clienti con finte ragazze che scambiavano messaggi e foto molto realistici per invogliare a rinnovare l’abbonamento. Uno di essi ha dovuto chiudere, mentre altri sono stati condannati a sanzioni piuttosto pesanti.

Ma quindi sono un pericolo?

Beh, difficilmente le AI si metteranno a costruire Terminator… però già oggi sono alla base di diverse truffe online che prendono di mira le persone in cerca di partner, facendo leva su solitudine e arrapamento per estorcere soldi o dati personali.

Un altro problema legato alle intelligenze artificiali consiste nella loro capacità di modificare immagini e video. Pensa al classico bidone di chi si presenta con selfie migliorati da mille filtri Instagram e poi dal vivo assomiglia a un rospo… qui il rischio è simile, ma esteso anche alle videochiamate. Quella stratopolona potrebbe essere in realtà un ragazzino brufoloso.

Occhio anche a distribure troppo generosamente le tue immagini. A parte i soliti rischi, le stesse tecnologie possono essere facilmente usate per usarle come base e farti comparire in foto e video porno finti ma molto imbarazzanti. Il lato positivo è che puoi sfruttare la cosa a tua difesa in caso di leak involontario: «Ma va! Non vedi che è fatto al computer?»

E tu sei proprio sicurə che quel contatto sui social te la racconti giusta? Dopotutto presentarsi come partner perfettə non è difficile, se tu stessə hai fornito nei tuoi post ogni informazione sulle tue preferenze! Il modo migliore per proteggersi è semplicemente chiedere un incontro dal vivo: le persone vere (e con intenzioni serie) non si fanno grandi problemi a prendere un caffè insieme.

E io che speravo portassero vantaggi…

Ma certo che queste tecnologie hanno anche lati positivi e curiosi. Poiché impostare un bot semplificato è davvero alla portata di tutti, siti come chub.ai mettono a disposizione migliaia di partner artificiali per tutti i gusti, con cui si possono esplorare fantasie anche molto bizzarre. Un esempio? Prova a farti sedurre da una locomotiva a vapore dalle tette gigantesche – c’è davvero! - e sappimi dire.

Non solo: quando le “vere” AI verranno integrate nelle app di dating potrai farle lavorare al tuo posto per scavare in un oceano di spam, bot, personaggi virtuali e banali pubblicità fino a trovare le persone davvero più corrispondenti ai tuoi gusti. In concreto ti basterà descrivere le caratteristiche del partner ideale: non solo fisiche, ma anche robe tipo appassionato di vela, vegano, non antivaccinista, che legga più di tot libri l’anno, che abbia fatto molti viaggi per turismo negli ultimi anni, eccetera.

Hai già capito come andrà a finire, vero? Già: c’è anche chi ha annunciato contro-software per modificare automaticamente i propri profili social e risultare più desiderabili. Ma per fortuna sono in arrivo pure consulenti virtuali in grado di proporre consigli su misura per diventare davvero più interessanti. Insomma: dopo una inevitabile fase da nerd, presto vedremo siti di dating molto più raffinati di quelli attuali, che applicheranno automaticamente tutta una serie di trucchi e contro-trucchi per semplificarci la vita. Quello, oppure toccherà riabituarsi a uscire e incontrare gente come nel secolo scorso.