Autore: Ayzad
Coach specializzato in sessualità insolite e divulgatore
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Ciascunə di noi coltiva qualche feticismo… ma spesso non se ne rende nemmeno conto, perché le semplificazioni del porno hanno creato molta confusione su questo aspetto della sessualità. Scopriamo insieme il mondo dei feticci erotici, dei feticismi, e del fetish (che è tutta un’altra cosa, anche se ha un nome simile): vedrai che è molto più interessante e stimolante di quanto credi…
Prova a nominare il feticismo, e la maggior parte delle persone reagirà con un misto di fastidio e sarcasmo: «Oddio, che schifo quei pazzi che rompono con ‘mandafotopiedi’!» In effetti, ammettiamolo: quel tipo di personaggi è davvero insopportabile… ma in realtà la questione è molto più complessa e interessante – e c’entra anche relativamente poco con i piedi, vedrai.
Tanto per cominciare sarà utile fare un po’ di chiarezza sulle parole. ‘Feticismo’ vuole dire una cosa ben precisa, cioè una passione estrema per qualcosa senza cui diventa impossibile provare orgasmi o addirittura eccitazione. Come dire: una condizione mentale ben diversa da avere una certa preferenza per – tanto per fare qualche esempio – le tette grosse, le persone di colore o le uniformi militari. Parte dell’equivoco infatti sta proprio in questo, nell’usare le parole a sproposito. A furia di scherzare dicendo cose tipo «sono feticista della Nutella» ci siamo convintə che i feticismi siano molto più diffusi e molto più simpatici di quanto siano davvero; nella realtà le persone davvero feticiste se la passano spesso molto male, proprio perché non riescono a trovare godimento in nessun altro modo.
Quindi i feticismi vanno curati?
Dipende. Come qualsiasi altro comportamento sessuale, sono un problema solo se causano disagio alla persona o a chi le sta attorno. In questo caso sì, è meglio rivolgersi a qualche terapeuta professionista – anche perché c’è un sacco di brutta gente che del disagio dei feticisti ha fatto un business, e lo alimenta sfruttando senza pietà persone che avrebbero invece bisogno di un aiuto. I poveretti che si svenano pagando cifre assurde per leccare un piede o una scarpa li abbiamo visti tuttə, no?
Ciò spiega anche il comportamento di quelle piaghe citate all’inizio. Non sono matti, ma semplicemente persone che, a furia di porno e di sex worker, sono state risucchiate nel vortice delle loro fantasie e non riescono nemmeno a vedere più il modo di uscirne.
Viene quindi spontaneo chiedersi che cosa spinga alcune persone a sviluppare desideri così specifici, e la spiegazione scientifica più diffusa è semplice. Riassumendo, soprattutto nell’adolescenza quando associamo un orgasmo molto intenso a un particolare stimolo (come per esempio un certo tipo di porno, un capo d’abbigliamento, eccetera) tendiamo poi a ricercare lo stesso stimolo per la prossima masturbazione… e così via, fino a che le due cose non rimangono definitivamente unite nel nostro cervello. Ecco perché esistono feticismi di tutti i tipi: per certe parti del corpo, per gesti specifici, tipi di voce, materiali e perfino temperature, suoni, ambienti e via elencando, senza limiti. Lo stesso meccanismo si attiva – con minor forza – in tutti i casi in cui proviamo piacere, di qualsiasi tipo.
Questo spiega anche perché abbiamo tutti le nostre preferenze erotiche, anche se nella maggior parte dei casi si tratta proprio di questo: comuni preferenze, non feticismi veri e propri. La differenza è importante, perché di una preferenza possiamo fare anche a meno per godere. Per esempio, magari ci piacciono le persone coi capelli rossi, ma possiamo benissimo eccitarci anche per quelle bionde.
Feticismo o fetish?
Non tutte le preferenze – leggere o intense che siano – derivano però da quell’associazione stimolo-piacere descritta sopra. Ci sono infatti alcune caratteristiche fisiche dalle quali siamo attrattə per natura, o meglio per predisposizione genetica: sono le cosiddette ‘caratteristiche sessuali primarie e secondarie’, che è un modo complicato per indicare quegli aspetti da cui si capisce il genere (maschile o femminile) e l’età (fertile o no) di potenziali partner. Come ogni animale, anche l’essere umano è predisposto per riconoscere istintivamente chi è più adattə all’accoppiamento.
Alcune tipiche caratteristiche sessuali sono ovviamente la forma dei genitali, muscolatura e portamento che indicano un buono stato di salute, il timbro della voce o il seno più o meno sviluppato. Da bravi mammiferi sappiamo però notare a livello inconscio indicatori anche più sottili. Un esempio è il rapporto vita-fianchi del corpo femminile (il classico “vitino”), le qualità della pelle oppure l’ampiezza dell’ancheggiamento, che cambia a seconda dei livelli di ormoni sessuali nell’organismo.
Gli esempi potrebbero andare avanti un pezzo: avrai sicuramente notato, per dire, come in tutti i video porno le protagoniste usino tacchi altissimi e sottilissimi. È un altro trucchetto fetish, che serve a rendere le gambe più slanciate, tendere le natiche e fare sculettare di più come fanno gli animali in calore. Anche se non ci fai caso razionalmente, il tuo DNA scatta sull’attenti ogni volta che riconosce uno stimolo di quel tipo.
Anche se appare nelle categorie dei video online come se fosse un altro tipo di sessualità, “il fetish” non è pertanto un genere vero e proprio ma più una sottocultura – o un’industria, a voler essere più critici – che mette in pratica ogni accorgimento per rendere le cose più eccitanti, desiderabili… risvegliando i feticismi innati che abbiamo un po’ tutti. Metti insieme questo, le preferenze erotiche e i feticci nel vero senso della parola, e capirai perché all’inizio abbiamo parlato di “questione complessa”!
Praticamente poesia, se vuoi
Quel che tutte queste forme di sessualità insolita hanno in comune è in realtà anche un altro aspetto che passa facilmente inosservato. A ben guardare, una persona feticista è un po’ come un poeta – qualcuno capace di riconoscere la bellezza di dettagli che la maggior parte delle persone non nota nemmeno. Allora può valere la pena di trattare i feticismi proprio come la poesia: qualcosa che magari ha un ruolo secondario nelle nostre vite, ma che merita di essere coltivato di tanto in tanto per goderci un po’ di più l’esistenza.
Prova a fare un gioco, la prossima volta che avrai un momento di intimità con la persona che ti piace. Anziché saltarle subito addosso, indirizza la tua passione solo verso un particolare e apprezza ciò che nasconde di eccitante. Forse sarà un profumo, o forse il gesto malizioso con cui si mordicchia un labbro quando la imbarazzi; potresti scegliere di assaporare il modo in cui si denuda la sua pelle millimetro dopo millimetro, mentre la spogli con tutta l’attenzione e la cura di quel poeta citato prima; oppure il gioco potrebbe essere usare solo uno dei cinque sensi, o solo una parte del corpo, per darvi piacere. E poi vedere cosa si inventerà il partner… o creare insieme un look che vi renda irresistibili l’unə all’altrə al prossimo appuntamento… o…
Te l’avevo detto che il mondo dei feticismi può essere più interessante di quanto immaginavi, no?
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