L'insostenibile leggerezza dell'essere ENM, POLY & CO.
Mi trovo in un ristorante nel consueto ritrovo natalizio con amici, con i quali trall'altro durante l'anno neanche ci si incontra per un caffè, eppure mi ostino a partecipare a questi incontri perché l'essere umano in fondo è un animale sociale...Una conoscente sta affrontando un divorzio nato dal tradimento di suo marito con un'altra donna. E io empatizzo con lei, perché immagino come si possa sentire. Tutti le fanno coraggio... Ma!
Per me che ho di recente terminato una delle mie relazioni, non c'è alcuna empatia da parte dei presenti. Perché per loro "tanto Mimi fra poco ne trovi un'atro tu" "eppoi hai ancora l'altro" " Se mettessi la testa apposto sarebbe meglio"
Ovviamente a nessuno viene in mente che io possa essere dilaniata dal dolore.
Ecco in cosa consiste l'insostenibile leggerezza dell'essere poly... anzi in realtà di essere diverso da quello che è il main stream in fatto di orientamento di qualunque genere, non solo relazionale.
Un po' me l'aspettavo facendo coming out sulla mia poliandria, ma nonostante gli anni trovo ancora un sacco di resistenze e chiusura!
Voi vi sentite diversi rispetto al vostro ambiente per il vostro orientamento?
Il vostro ambiente ne è al corrente o non ne parlate per paura del giudizio?