„Io condanno (anzi tutti lo facciamo! almeno spero la violenza) sia su uomo che donna. Io frequento poco certi ambienti quindi non posso confermare questa "demonizzazione" della donna masochista di cui accennate. Io non la vedo molto diversa da quella verso l'uomo masochista a cui vengono affibiati i peggiori appellativi.
Anche io li frequento poco, per scelta.
Però si, probabilmente hai ragione a paragonare le due "demonizzazioni" che in fondo possono essere anche due facce della estrema difficoltà ( per non dire la negazione piena) del fatto che possano esistere persone che sono sia masochiste che consapevoli di esserlo e che si vivono questa loro "caratteristica" in un modo abbastanza sano e consapevole, insomma che non sono patologiche ( nel senso psichiatrico).
Ma pure l'esistenza di persone che che hanno dei tratti sadici ma che non sono patologiche è un altro bel taboo per la "media" delle persone, no credi ?
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Quello che posso sicuramente dire per esperienza è che a volte dietro certi "Si" e al consenso si nasconde un'infinita catena di "No".
Non credo che tutti nel mondo abbiano un self control cosi encomiabile.
Altra questione molto pertinente : un "si" non è vero consenso se non è veramente consapevole ed anche molto informato. Per alcuni/e ed in alcune circostanze il "si" è detto con relativa leggerezza.
Poi quando i giochi iniziano le cose si fanno intense, ovviamente ci sta perfettamente dire un "no", per qualsiasi motivo ed in qualsiasi momento. Anche questo fa parte del consenso del BDSM che non significa MAI carta bianca ma che deve poter essere fermato in ogni momento a sola discrezione di chi subisce, e senza timori o paure.
Sempre perché stiamo parlando di BDSM e NON di violenza.
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Se io ho la forza di dire no al mio partner in certe pratiche, non escludo che altri non abbiano la forza e corraggio di fare altrettanto e li! le sottili grinfie della violenza entrano in gioco. Li sta al Dominante capire se e dove sta la sottile linea, attraverso gli occhi o atteggiamenti etc no?🤔
Esattamente, questa è una delle responsabilità del dominante ( nelle dinamiche BDSM).
Ovviamente non è un compito facile capire quando fermarsi, ci vuole sia sensibilità che intelligenza che prudenza. Ed anche l'esperienza del/della Dom fa una bella differenza in questo.
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Dico tutto questo, ovviamente, senza voler dare regole ne giudicare, ma solamente in base alla mia esperienza personale ed al mio ( opinabile) pensiero.