Nel nostro paese l'educazione sessuale è sempre stata un tabu e lo è ancora. Niente di peggio per creare danni. Almeno l'educazione civica si faceva, poco e male, ma c'era (ma non voglio finire off topic), mentre le conoscenze sessuali si formavano per sentito dire. I genitori hanno sempre visto come una cattiva responsabilità il parlarne ai figli, figurarsi gli insegnanti. Non che ci fossero mosche bianche, ma sempre figure ammantate dal sospetto.
Eppure parlarne ed educare dovrebbe essere fatto precocemente, fin da quando i bambini mostrano curiosità. Quanti non superano la fase edipica per falsi pudori delle figure di riferimento? La cicogna e il cavolo saranno anche figure retoriche tenere e poetiche, l'ape e il fiore descriveranno un processo reale, ma collocati in contesti che sganciano la sessualità dalla quotidianità (quando invece ne fa parte) e paradossalmente dal sesso come pratica naturale e culturale slegata dalla riproduzione.
Internet ha aiutato nello sdoganare certe conoscenze, ma solo nel caso di una mente già critica, anche se giovane. L'educazione sessuale non è avulsa dall'insieme di una buona educazione generale, atta a dare un metodo per imparare e capire, invece di sola erudizione. Perchè se intendiamo l'educazione sessuale solo come conoscenza di come "funzionano" le cose, e non la leghiamo a prospettive di più ampio respiro, ne soffrirà la formazione dell'intera "persona".