Sesso con persone con disabilità

*****_98 Uomo
2 Post
Creatore argomento 
Sesso con persone con disabilità
Chi vorrebbe, senza pensare a prima ad un qualche ostacolo?
Sarebbe bello lo stesso.
Provare per credere...
Siete concordi?
Sarebbe favoloso
*freu2*

Argomento molto delicato! Già!!
*******i_rp Uomo
1 Post
Sarebbe bello
Mi immagino disabilità fisica,perchè se fosse mentale sarebbe come approfittare di un bambin*... E questo non è cosa buona e giusta
*****_98 Uomo
2 Post
Creatore argomento 
Logicamente non mentale ma fisico.
parlo per esperienza essendo io disabile fisico..le donne hanno difficoltà ad approcciarsi sessualmente con un disabile fisico...fanno anche domande scomode...
**********onist Uomo
839 Post
non so rispondere sense il contesto di un contatto concreto. Ho scambiato tre mail con una donna disabilitata (è nella sedia con le rotelle); io sarei andato avanti, ma lei non era interessata. Quindi, lo farei con la donna giusta
Io la vedo così: se vado a letto con qualcuno è perché questo qualcuno mi piace, sono coinvolto anche mentalmrnte da questa persona. Il fatto che sia disabile fisico, non é così influente, molto peggio se lo é mentale, non parlo di insufficienza intellettiva, ma culturale, sensibilità. Scusate forse sono andato un pò off topic.
La mia ragazza ha una disabilità fisica.
Ho riflettuto un po' prima di rispondere perchè in effetti l'argomento è delicato e, ripensando a quella che è stata la nostra esperienza, mi vengono in mente tanti aspetti da considerare a cui magari non avevo mai pensato prima di conoscerla e fino a quando non mi sono sentito coinvolto in prima persona.
Credo che ci siano tanti pregiudizi rispetto a questo tipo di relazioni in cui almeno una delle due parti ha una disabilità fisica. Come in ogni altra relazione sono convinto che ogni coppia costituisca un caso a se stante e che non si possa generalizzare. Quello che posso dire quindi è solo in base alla mia esperienza e al mio modo di sentire e vedere le cose..
Il primo aspetto che mi viene in mente è quello che si prova quando ci si sente attratti da qualcuno e questo qualcuno ha una disabilità.
Rispetto ad altre esperienze che ho avuto, inizialmente, quando ci siamo conosciuti, non ho trovato nessuna differenza.
Tutto dipende da quanto ci si sente coinvolti e da quanto sia forte l'attrazione. Se c'è reciproco interesse, si è adulti e si condivide il rispetto reciproco, non dovrebbero esserci problemi, ma nella realtà non è tutto così semplice, soprattutto nel momento in cui si cerca poi di trovare un approccio e di concretizzare. Si possono avere degli scrupoli e la sensazione di fare qualcosa di scorretto. Nel mio caso il mio timore principale era quello di ferire i suoi sentimenti, di dire o fare qualcosa di sbagliato e di conseguenza di non riuscire a comportarmi naturalmente soprattutto in un contesto pubblico dove spesso, inevitabilmente, ci si sente al centro dell'attenzione.
Sembra facile dire che, se ti piace qualcuno, tutto il resto passa in secondo piano ma, nella realtà, non è così. Soprattutto all'inizio, quando non conosci ancora l'altra persona, non sai cosa pensi di te e come potrebbe reagire. C'è poi il pensiero del giudizio degli amici, dei colleghi, dei famigliari che, non è detto che sia giustificato e che ci sia veramente, ma che è prevedibile e può farti comunque covare dei sensi di colpa, ancora una volta sul fatto che potresti ferire una persona o che potresti andare incontro a tutta una serie di problemi, ostacoli e difficoltà oltre che sentirti giudicato. In quella prima parte della nostra relazione la mia preoccupazione principale era di non darle l'impressione che in qualche modo provassi imbarazzo in pubblico quando eravamo insieme.
In realtà la maggior parte dei miei timori e dei miei dubbi era infondata perchè, pensando a tutte queste cose, non avevo tenuto conto di chi avevo di fronte a me e del suo punto di vista. E' bastato iniziare a parlare con lei per rendermi conto che avevo a che fare con una persona intelligente, matura e sensibile, perfettamente consapevole di quelli che potevano essere le mie difficoltà in quella situazione. Sono bastate poche parole da parte sua e un suo sorriso per mettermi a mio agio e scoprire il piacere della conversazione con una donna interessante sia come persona sia per il suo aspetto fisico seppur particolare e differente. Mi ha colpito molto il modo diretto in cui mi ha parlato, la sua autoironia e il suo modo di fare, non mi sentivo giudicato e mi faceva molto piacere che avessimo stabilito un contatto e che l'interesse fosse reciproco.
Un altro aspetto che invece si è rivelato un ostacolo più difficile da superare è stato quando abbiamo iniziato a frequentarci perchè lei si preoccupava del fatto che avere una relazione con lei, di qualsiasi tipo, mi avrebbe comportato dei problemi nelle relazioni con gli altri, con la famiglia, con gli amici. Io all'inizio non capivo questa sua preoccupazione perchè effettivamente non mi importava di quello che avrebbero pensato gli altri di me. Ho sempre fatto di testa mia nelle mie decisioni personali anche sbagliando e tirandomi addosso critiche in passato per cui, quello che avrebbero potuto pensare o dire gli altri non mi avrebbe toccato più di un tanto. La situazione era comunque falsata dal fatto di non potersi incontrare nuovamente di persona causa lockdown. Poi, ripensando alle nostre conversazioni, mi sono reso conto che forse a trent'anni si è vissuto abbastanza e si sono avute abbastanza esperienze per farsi un'idea di come si comportano e reagiscono la maggior parte delle persone in situazioni in cui bene o male si è passati più di una volta per cui, se aveva quella preoccupazione, sicuramente era perchè in passato si era scontrata con questo genere di problemi.

Venendo invece al tema del titolo, il problema principale all'inizio era il suo timore di non piacermi fisicamente. Credo che sia un timore che bene o male abbia sfiorato tutti prima o poi. Per quanto nel corso della vita si siano superate difficoltà e si sia riusciti a costruire una propria sicurezza magari,nello studio, nel lavoro, nelle relazioni con gli altri, amici e colleghi, quando si passa ad un piano più intimo e personale ci si sente più esposti al giudizio dell'altro, di qualcuno che ci piace e per cui magari si prova attrazione, ci si sente più vulnerabili ad un rifiuto; almeno a me è capitato più di una volta, soprattutto quando ero molto giovane. Il fatto di avere un corpo imperfetto, o comunque diverso credo sia normale che complichi la situazione da un punto di vista personale, di come ci si percepisce. Già le persone che apparentemente non hanno problemi di questo tipo a volte, se non spesso, si fanno mille paranoie.
In questo caso invece era il suo timore ad essere infondato perchè io l'ho trovata subito molto attraente anche se non è stato facile superare il suo pudore e il suo imbarazzo nel passare ad una fase più intima. Io mi sentivo molto attratto da lei e, come lei si è confidata con me confessandomi i suoi timori, la sua difficoltà e il suo pudore nel mostrarsi nuda e nel lascarsi andare nell'intimità, così io le ho confessato che invece mi piaceva molto anche fisicamente e pensavo spesso a lei come donna e amante e a come sarebbe stato il sesso tra noi due.
Quando poi finalmente abbiamo potuto rivederci di persona, il nostro incontro è stato molto bello. Sul piano erotico il fatto di potersi vedere di persona finalmente dopo averne parlato per tanto tempo,il fatto di potersi abbracciare e baciare, con la curiosità di potersi conoscere intimamente, di spogliarsi, vedersi nudi, annusarsi toccarci ed esplorare reciprocamente i nostri corpi è stata una molla potentissima. Abbiamo trascorso molto tempo ad esplorarci reciprocamente prima di passare oltre ed è stato molto eccitante per entrambi. Anche superare il suo pudore lo è stato.
Tutto questo mi sembra del tutto normale in una coppia, per questo non ci trovo nulla di male o di diverso. E' chiaro poi che ogni coppia ha le sue particolarità ma questa diversità sul piano fisico, anche se può avere delle implicazioni, non preclude il fatto che si possa avere un rapporto appagante e soddisfacente anche sul piano erotico. Anzi, per me l'esperienza è stata molto positiva e lo è tuttora. All'inizio non mi sentivo di confessarle le mie fantasie su di lei quando l'ho conosciuta la prima volta, temevo che mi fraintendesse. Solo dopo che siamo diventati amanti e abbiamo scoperto una buona intesa e una chimica sia sul piano fisico che emotivo gliele ho confidate, soprattutto perchè lei era stata molto sincera e onesta con me e voleva sapere cosa provassi realmente per lei.
Io credo che, ma questa è una mia opinione personale, le difficoltà siano più legate al rapporto col mondo esterno alla coppia e a quanto questo ha influenza o meglio a quanto si lasci che condizioni la relazione. Non si vive in una campana di vetro ed è inevitabile che ci si scontri con la realtà e con quello che le persone possano pensare o dire. E' normale, non si può pensare di cambiare il mondo, una volta che lo si accetta e si cerca di farsene una ragione è più facile affrontare la cosa.
Grazie @*******io79 ho trovato il tuo intervento molto approfondito e vero...grazie di averci reso partecipi del vostro vissuto
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